Se avessi scelto di organizzare questa unità di apprendimento secondo l’approccio tradizionale, l’organizzazione delle mie lezioni avrebbe probabilmente seguito questo ordine: introduzione all’autore, spiegazione delle caratteristiche principali del suo pensiero, illustrazione delle varie opere con riferimento ai principali testi e loro analisi. Gli studenti avrebbero seguito in classe le mie spiegazioni e le analisi dei testi, e a casa avrebbero studiato ripetendo gli appunti presi e leggendo i testi già analizzati. Scegliendo l’approccio proposto invece sono gli alunni ad agire “in prima persona”, andando a scoprire, sulla base delle intuizioni e del lavoro diretto sui testi, le principali caratteristiche della poetica dell’autore. La principale differenza tra l’approccio proposto e quello tradizionale sta, quindi, nel ruolo assunto dagli studenti, che passano dall’essere passivi ricevitori di conoscenza ad attivi costruttori di conoscenza: l’attivazione, la partecipazione e il coinvolgimento degli alunni sono gli aspetti che maggiormente emergono da questi tipo di impostazione didattica. Parallelamente l’insegnante non è più il fulcro della lezione, il portatore di valori assoluti, ma si fa guida e mediatore dei processi di apprendimento, mettendosi in relazione con i ragazzi, reindirizzando i loro spunti, esortandoli e guidandoli. Il vantaggio di un approccio di questi tipo a mio avvisto sta nel fatto che gli alunni, ragionando e scoprendo da sé le caratteristiche della poetica di un autore, sono portati non a impararle meccanicamente come dati di fatto forniti dall’insegnante e mere elencazioni di dati astratti, ma a comprenderle profondamente, a elaborarle e a organizzarle secondo i propri schemi mentali: le definizioni e le concettualizzazioni arrivano alla fine, solo quando gli studenti ne hanno già compreso il significato. Inoltre costruire da sé i propri apprendimenti diventa una vera e propria sfida per i ragazzi, che si sentono più autonomi e motivati, e quindi sono portati a impegnarsi maggiormente e a collaborare in modo proficuo tra di loro.
- PER TRARRE ISPIRAZIONE: a chi volesse approfondire la metodologia didattica proposta in questo sito consigliamo la lettura di Cecchinato G. & Papa R. (2016). Flipped classroom: un nuovo modo di insegnare e apprendere. UTET, Torino.
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