Dove finisce il mondo?

L’attività flipped proposta mira a rendere sempre più gli allievi protagonisti del loro apprendimento, con la discreta guida dell’insegnante: infatti a loro spetta scoprire come il mondo conosciuto dagli europei si sia improvvisamente ampliato, creando scenari storici, economici e politici completamente nuovi. Il compito della docente è, invece, quello di guidare con discrezione, come un regista che opera dietro le quinte, il loro lavoro di gruppo, senza fornire loro soluzioni già pronte ma solo strumenti (spiegazione introduttiva delle premesse che portano alle nuove esplorazioni e scoperte; materiali derivati dalla rete per lo studio dei singoli esploratori) per poter sviluppare ed elaborare le loro nuove
conoscenze. Grande importanza, infine, riveste l’immedesimazione nei personaggi principali (esploratori) o secondari di questi eventi (marinai) poiché permette un coinvolgimento della sfera emotiva degli allievi e genera una rielaborazione
personale degli apprendimenti, che divengono così anche più profondi e durevoli nel tempo. Forte è la differenza esistente con l’approccio tradizionale, ossia la riproposizione, la presentazione agli alunni di queste importanti scoperte ad opera dell’insegnante: infatti, con la classica lezione gli studenti ascoltano il docente che espone loro gli eventi e illustra i personaggi, hanno un ruolo alquanto passivo, non sono coinvolti in attività di ricerca o scoperta degli eventi e dei loro autori, riflettono molto meno sulle difficoltà da essi incontrate. Le loro sfere emotiva, relazionale e riflessiva non sono coinvolte attivamente nel processo di apprendimento. I vantaggi dell’attività flipped consistono nel più attivo coinvolgimento degli allievi, nella loro elaborazione dei fatti e dei personaggi, nella possibilità di confronto con i compagni, grazie alla quale riflettono su ciò che stanno apprendendo e si chiariscono le idee, nello stimolare in loro anche emotività e fantasia, cercando di calarsi nei panni dei protagonisti principali o secondari di questi eventi. Essi, infatti, trasformarono il mondo, ampliando straordinariamente le conoscenze
geografiche e permettendo agli uomini del XV e XVI secolo di capire che quella da loro conosciuta sino a quel momento era solo una piccola parte della sfera terrestre.

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