Il giornalista

Normalmente lo studio dei generi testuali (articolo di giornale, saggio breve, ecc.) parte da esempi già analizzati dai libri di testo in cui si evidenziano le caratteristiche principali e viene fornita una scaletta standard da seguire per la loro composizione. Dopodiché si passa alla produzione. Proponendo questo approccio, invece, i ragazzi sono motivati dal dover accogliere una sfida reale, un compito che gli si potrebbe presentare nella vita quotidiana. Inoltre l’articolo riguarda un loro elaborato, qualcosa di personale che hanno creato con dedizione e passione e che sarà il primo step nella costruzione del loro e-portfolio personale. Gli studenti si attivano e collaborano per produrre insieme conoscenza e acquisiscono competenze sfruttabili in un contesto extrascolastico. Il clima è disteso e cooperativo; l’ansia di venir valutati si appiattisce grazie al lavoro di gruppo. Non vivono l’esperienza come “devo imparare a scrivere un articolo per far bene la verifica” ma come “un domani saprò scrivere un articolo vero che leggeranno tutti e che metterà in luce ciò che io ho prodotto. Inizierò anche a costruire qualcosa che parla di me e che raccoglierà tutti i miei lavori”.
L’e-portfolio può favorire un apprendimento riflessivo e valorizzare il patrimonio di conoscenze di ognuno. Permette di riconoscere le competenze acquisite e di condividerle socialmente attraverso l’uso della tecnologia. E’ uno strumento con cui gli studenti potranno pianificare la propria carriera futura. Infine, per quanto riguarda la valutazione, essa assume una connotazione più autentica perché legata al contesto reale e a ciò che effettivamente viene prodotto al di là delle mura scolastiche: in tal senso il percorso descritto dall’e-portfolio diventa motivo di autovalutazione.

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