Archimede e la spinta idrostatica

Tramite l’approccio flipped l’attenzione e lo studio degli alunni viene attivato attraverso la visione di immagini, frame e video che richiamano le conoscenze acquisite nel contesto sociale del proprio vissuto quotidiano.

L’uso della risorse della rete può diventare uno strumento per stimolare la curiosità dei “nativi digitali”: si può fare didattica attraverso video lezioni, giochi di simulazione e quiz multimediali. Con l’utilizzo delle nuove tecnologie ci si avvicina alle loro abitudini.

Dopo avere acceso il desiderio di sapere si propongono in classe semplici prove sperimentali in modo che lo studente mobiliti e orchestri le proprie risorse.

In questa fase diventa importante incoraggiare il lavoro di gruppo perché il confronto arricchisce le osservazioni e matura le capacità comunicative con i propri compagni. Il docente osserva, assume un ruolo di guida e lascia spazio alla fantasia e alla creatività individuale per compiacersi con lo studente e migliorare l’autostima.

Con l’approccio flipped la modalità di fare didattica non è statica, non segue un modello predefinito, si adatta alle risorse della classe, si crea in modo interattivo con gli allievi che imparano così a riflettere sui loro risultati, a riconoscere le difficoltà, a stimare le proprie abilità, trasmettendole agli altri.

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