Gli origami e la geometria

Definire agli studenti i concetti base delle geometria può essere semplice ma, dimostrare la modalità in cui tali concetti elementari entrano in relazione tra lo per la definizione di forme complesse è ben più difficile.

Tramite l’attività manuale degli origami, gli studenti arrivano a determinare le leggi matematiche che sono sottese alla costruzione di oggetti apparentemente complessi ma riconducibili a forme più elementari. Si prenda ad esempio la determinazione del rettangolo aureo; una dimostrazione apparentemente complessa che, tramite gli origami, può essere compresa in con sole quattro piegature di un foglio quadrato.

Tramite la fase i ricerca iniziale, sono gli studenti stessi i creatori del proprio progetto didattico personalizzato. Con la costruzione della mappa concettuale, ciascun alunno mette in relazione (in questo caso) gli origami con la geometria e, tramite la sperimentazione del caso pratico, si cimenta in una risoluzione di un problema matematico in modo indiretto e manuale. Lo studente deve fare tesoro dei prerequisiti di base e, integrandoli e rinforzandoli tramite la ricerca personale ed il confronto con il gruppo, cercare di applicarli per arrivare al completamento della sfida.

Solitamente la spiegazione della geometria sottesa a figure complesse avviene attraverso la definizione di formule matematiche che possono apparire mere nozioni che non hanno un riscontro con la realtà; l’approccio della classe inversa permette di riportare lo studente alla realtà portandolo a riconoscere in forme, dalle più semplici (come la barchetta di carta) a quelle più complesse (come un padiglione), le leggi e figure geometriche che le governano.

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