Organi della distribuzione e loro fasatura

Progetto di una Unità di Apprendimento flipped

Dati dell’Unità di Apprendimento

Titolo: Organi della distribuzione e loro fasatura nel motore quattro tempi ciclo Otto.

Scuola: Centro formazione professionale di RICCARDO RUVOLO

Materia: Laboratorio pratico autofficina

Classe : classe 2 Meccanico riparatore auto

Argomento curricolare:

(indicare l’argomento curricolare che si vuole affrontare con approccio flipped classroom, esempi: la struttura particellare della materia, , il Congresso di Vienna, le equazioni lineari, ecc.)

Funzionamento e fasatura degli organi della distribuzione nel motore quattro tempi ciclo Otto (a.c. benzina)

La Sfida. Come si attiva l’interesse e la motivazione degli allievi:

(indicare come si intende stimolare l’interesse, la curiosità e coinvolgere gli allievi in modo da renderli parte attiva nella costruzione delle conoscenze indicate. Tipicamente ciò avviene lanciando una sfida che può consistere nel porre una domanda a cui rispondere, un problema da risolvere, una ricerca da effettuare, un caso da analizzare in modo coinvolgente e motivante.)

Propongo agli studenti, utilizzando la piattaforma web youtube a loro ben conosciuta, un mini tutorial da me realizzato sull’argomento da guardare a casa.

Link: https://www.youtube.com/watch?v=m0WMK91psTM

Lancio della Sfida. Quali attività si svolgono prima o in apertura della lezione:

(indicare se l’azione didattica proposta prevede attività preparatorie da svolgere prima della lezione d’aula. Ed esempio fruizione di risorse didattiche che costituiscano un quadro di riferimento, richiamino preconoscenze, attivino la curiosità oppure attività di verifica delle conoscenze già affrontate per mettere meglio a punto l’azione in classe. Indicare le risorse digitali eventualmente utilizzate quali LMS, video, presentazioni multimediali, testi…)

Chiedo agli studenti come compito a casa, di visionare il tutorial da me preparato e disponibile online, di ricercare inoltre sul web o su altri supporti specializzati ulteriori approfondimenti da portare in laboratorio con chiavetta USB in occasione della lezione pratica.

Condurre la sfida. Quali attività si svolgono per rispondere alla sfida:

(indicare le metodologie didattiche che si intendono utilizzare in classe: lezione dialogata, lavoro di gruppo, apprendimento fra pari, studio individuale per consentire agli allievi di rispondere alla sfida proposta e costruire attivamente le conoscenze richieste, indicando anche diverse metodologie e più fasi successive.)

All’inizio della lezione di laboratorio, prima di iniziare con l’attività pratica, chiedo ai ragazzi riuniti in un apposito spazio organizzato con posti a sedere, computer con collegamento internet e schermo di ampie dimensioni, di descrivere e condividere quanto da loro quanto hanno capito, quanto hanno trovato di interessante sull’argomento e loro dubbi da discutere.

Propongo un confronto tra le varie informazioni e soluzioni tecniche, visualizzo a video eventuali loro lavori o documentazioni reperite, spiegando eventuali differenze tecniche tra le varie soluzioni da loro reperite

Una volta condivise le informazioni e preso atto di una discreta diffusa competenza riferita al sistema distribuzione, risolti quindi i macro dubbi ancora presenti sul funzionamento e sulla fasatura, divido i ragazzi in gruppi da tre, assegnando loro un motore montato su cavalletto, sul quale sperimentare lo smontaggio dei componenti della distribuzione, l’analisi degli stessi e rimontaggio in fase, secondo le specifiche tecniche del costruttore, utilizzando le adeguate attrezzature e prescrizioni.

Chiusura della sfida. Quali attività di verifica degli apprendimenti concludono l’attività didattica:

(indicare quali attività di sistematizzazione degli apprendimenti concludono l’attività, e quali metodologie e strumenti di valutazione formativa e sommativa si ritiene di dover attuare per verificare e consolidare gli apprendimenti e promuovere lo sviluppo di competenze. Tipicamente ciò avviene tramite metodi di valutazione autentica. Esplicitare le tipologie di prova.)

Come strumento di valutazione individuale utilizzo un sistema a griglie che contempla le varie fasi del lavoro assegnato, ogni punto sotto descritto verrà attribuito un valore da 0 al massimo assegnato in /100:

1) Precisione nel rispettare le consegne del lavoro proposto per casa (10/100).

2) Qualità del lavoro svolto a casa (10/100).

3) Partecipazione alla discussione tecnica di gruppo precedente all’attività pratica e linguaggio tecnico impiegato nell’esposizione della ricerca (10/100).

4) Organizzazione del lavoro pratico; ordine e pulizia del posto di lavoro (15/100).

5) Reperimento dei dati tecnici del costruttore su databese “autodata”, scelta degli strumenti di lavoro adeguati, metodo di esecuzione del lavoro (25/100).

6) Verifica e collaudo da parte dell’allievo del lavoro eseguito sul motore (10/100).

7) Verifica e collaudo da parte dell’insegnante del lavoro eseguito sul motore (20/100).

Riflessione finale. In che modo l’approccio proposto differisce dal suo approccio tradizionale:

(indicare i vantaggi dell’approccio scelto rispetto all’approccio tradizionale e mettere in luce le differenze con particolare riferimento all’argomento curricolare scelto.)

Solitamente viene mostrato praticamente dal formatore agli allievi il modo in cui operare, gli allievi poi operano in modo ripetitivo ed emulativo quanto mostratogli, spesso eseguendo l’operazione pratica in modo corretto ma senza averne recepito il concetto tecnico.

Con il metodo “flipped classroom”, l’allievo viene sfidato a comprendere in modo guidato ma autonomo il concetto di base, lo confronta con altri concetti giusti o sbagliati acquisiti dai compagni, esercitando nell’esposizione il linguaggio tecnico.

Opera successivamente in maniera pratica con la dovuta consapevolezza, quindi con spirito di osservazione aumentato.

 

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