La fine della Guerra Fredda in Europa

Tradizionalmente gli argomenti di storia vengono presentati alla classe partendo dal libro di testo che può essere letto o spiegato dall’insegnante.
Questo tipo di approccio ha in sé delle grandi potenzialità. Sicuramente avere il piatto pronto e qualcuno che ti racconta come sono andate le cose da una parte facilita la comprensione perché
destruttura la conoscenza ma certamente rende la conoscenza passiva. Togliendo questa mediazione, gli studenti sono chiamati a costruirla da soli. L’apprendimento risulta sicuramente più interiorizzato e quindi efficace.
Lavorare in questo modo implica lo sviluppo della competenza più importante: saper imparare a risolvere un problema assieme ad un gruppo. Competenza che fuori dal mondo della scuola è tra
quelle più richieste. Il metodo sviluppa abilità molto complesse come:
• sapersi documentare selezionando da un’infinità di stimoli proposti;
• saper rielaborare un piccolo particolare per arrivare all’insieme, saper trovare il focus dell’argomento, saper reperire informazioni significative e unirle insieme;
• la capacità di spiegare il proprio lavoro ad altri, richiede la chiara conoscenza e le abilità sociali per poi mediarla
• saper commentare e supervisionare il lavoro di altri implica una forma di insegnamento/apprendimento distribuito.
Certamente deve essere calibrata bene la sfida. Nel mio lavoro la motivazione dovrebbe far leva sull’idea che mettendoli di fronte a un quiz (anche la tv è piena di format del genere piuttosto seguiti)
dovrebbero essere mossi alla risoluzione del problema. Il renderli protagonisti dovrebbe dar loro modo di sentirsi liberi di imparare nel modo che ritengono migliore, ad esempio attraverso immagini,
libri o video.
L’insegnante non spiega nulla dalla cattedra ma aiuta e guida la condivisione delle conoscenze disciplinari raggiunte.
Nel proporre questo lavoro bisogna aver sempre presente il gruppo classe che si ha davanti e lavorare per renderli capaci di un lavoro impegnativo che risulta molto più complesso del “semplice” studiare
le pagine del libro.
Riscontro una differenza sui tempi. Un simile lavoro richiede molto più tempo di una comune lezione frontale. Questo argomento sui libri di testo si può risolvere in un’ora di spiegazione mentre in questo
caso il progetto implica, solo a scuola, almeno 5/6 ore, sicuramente però alla fine l’argomento sarà interiorizzato, assimilato e capito in maniera più personale e duratura.

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